(documentato in Italia dal 1633 al 1655) Natura morta di frutta e verdura, olio su tela, cm 80 x 120, in cornice

Perizia: il prof. Giancarlo Sestieri: "Questa qualitativa natura morta, che si inserisce nei primi tempi della evoluzione di questo genere in Italia, ancora nella scia degli avvii caravaggeschi, è sicuramente da riunire a quel gruppo di 'nature morte', già da tempo focalizzato da G. De Vito nel suo articolo ‘Un diverso avvio per il primo tempo della natura morta a Napoli’ (in "Ricerche sul Seicento napoletano. Saggi e documenti per la storia dell'arte’, Milano 1990) pubblicando un discreto numero di quadri tutti chiaramente della stessa mano. Alla quale è dovuta la realizzazione pure del quadro qui offerto, per i chiari e puntuali riscontri di palmare corrispondenza, sia sul piano iconografico che strettamente pittorico, con le suddette opere analoghe. Gruppo che per il momento rimane ascritto a un anonimo maestro, attivo nel secondo quarto del XVII secolo, probabilmente sia a Napoli che a Roma, che ha siglato colle iniziali 'S. B.' una delle tele pubblicate dal De Vito, già in collezione Canelli a Milano. Questa notevole figura di 'naturamortista' è stata ancora presa in considerazione nel recente volume curato da G. e U. Bocchi,"Pittori di natura morta a Roma". Artisti italiani 1630-1750 (Viadana 2005, pp. 165-202). Una scheda per due quadri di questo maestro è stata curata dal sottoscritto nel catalogo della mostra pittori di nature morte dal XVI al XVIII secolo (Galleria Menaguale, Verona 1991), un'altra scheda per un quadro del medesimo maestro è stata curata da A. Cottimo per una mostra della Galleria Alfonsi di Vicenza (catalogo 2002-2003, n. 8).